Cima del Lago mt. 2632 (I) - Via Diedro Dall ` Oglio

11. September 2004


 Gruppo di montagna: Fanes


 Arrivo: Bressanone - Val Badia - San Cassiano
 Punto di partenza: Parcheggio della Capanna Alpina mt. 1720
 Difficoltá: IV, con passaggi di IV superiore
 Dislivello: ca. mt. 350
 Tiri: 11 + mt. 50
 Tempo di scalata: 3-4 ore
 Roccia: buona
 Discesa: come sotto descritto

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Beschreibung der Alpintour
Avvicinamento dalla Capanna Alpina mt. 1730, attraverso il Rifugio Scotoni ed il lago omonimo, mantenendosi alla sua sinistra per tracce di sentiero ed omini si giunge all’ attacco di un conoide, con pietrisco bianco battuto ed alcuni sassi, ore 1:30. La via è divenuta una classica per gli appassionati della ricerca e di quel brio che si può ancora cogliere, come sensazione propria. Anche da parte mia, oggi è rivisitazione a distanza di ventitré anni, con una futura alpinista e capocordata, sono doppiamente entusiasmato, perché vedo arrivare Piero, Guida Alpina e Maestro di Sci di Cortina, con un suo cliente, instancabile compagno in alcuni soccorsi occasionali in montagna.


 1° tiro:1) Salire dritto per roccia gradinata in direzione del grande tetto, obliquando verso sinistra ad una piazzola battuta con una piccola clessidra, sosta (50 mt. 2°).


 2° tiro: Continuare attraversando in diagonale verso sinistra, prima una clessidra piccola, poi giunti sotto una parete verticale una clessidra per sosta (25 mt. 2°).


 3° tiro: Salire dritti, poi verso sinistra raggirare un salto di roccia e raggiungere la sosta, con due chiodi (30 mt. 3°).


 4° tiro: Dritti obliquando verso destra, un chiodo, dopo poco imboccare un corto camino ed uscire a sinistra di un sasso isolato, continuare per pochi metri su terreno dietretico, effettuare la sosta su parete su due chiodi (45 mt. 4°).


 5° tiro: In corda tesa, portarsi alla sosta successiva, seguendo le tracce di sentiero e raggirando la parete in direzione del diedro, sosta ad un terrazzo con roccia rossastra con tre chiodi, di cui due infissi sotto la parete (40 mt.).


 6° tiro: Salire dritti per lo strapiombo, molto appigliato e bello, raggirarlo, verso destra, continuare obliquando a destra per ottime prese, superare una nicchia con clessidra, e raggiungere la sosta alcuni metri avanti, due chiodi (20 mt. 4°+).


 7° tiro: Attraversare alcuni metri a destra, un chiodo, da qui inizia il diedro, passaggio difficile, in buona spaccata, subito dopo un chiodo, ancora nel diedro, dove la parete si chiude in un piccolo diedrino fessura, un chiodo, per poi giungere alla sosta, per terra, su due chiodi (25 mt. 4°+).


 8° tiro: Raggirare uno strapiombo rossastro sulla sinistra, per poi prendere una fessura da sinistra verso destra che ci riporta nel diedro, dopo poco un chiodo arancione, sulla parete di destra (difficile l’ individuazione, si confonde con il colore della roccia), dopo alcuni metri sosta sulla parete di destra su due clessidre, già con anelli di corda disposti (30 mt. 3°+/e 4°).


 9° tiro: Contiinuare per il diedro divertente fino ad un terrazzino con uno spuntone a pinnacolo ed un sasso incastrato, effettuare una sosta, con mezzi improvvisati (40 mt. 4°).


 10° tiro: Salire per il lato di destra per portarsi nel diedro, un chiodo, vincere uno strapiombo, dopo pochi metri si giunge alla "biforcazione", continuare per il lato di destra, salire per una fessura diedro difficile (passaggio chiave della via), protetta con chiodo, e continuare in forte spaccata fino al suo termine, dopo poco si giunge ad una grossa clessidra, con anelli di corda dove si effettua la sosta (35 mt. 4°/e 4°+).


 11° tiro: Continuare dritto per il diedro, una clessidra, poi obliquare verso sinistra per fessure e piccole placche, ancora una clessidra, e dopo poco, si giunge all’ uscita della via, con una sosta attrezzata da un grande cordone (20 mt. 3°/e 4°).


 Discesa:
Per sentiero segnalato, con omini, si giunge ad un camino, ove è predisposto una prima doppia da 20 mt., poi una successiva a destra su clessidra da 20 mt., per poi continuare a scendere fino alla sottostante forcella del Lago, e successivamente per comodo sentiero si raggiunge il fondo valle.


 Accorgimenti tecnici: 1) In caso di affollamento della via, prestare attenzione alla caduta sassi accidentale o per gli attriti e scorrimento della corda. 2) La via se pur considerata classica, richiede buone capacità alpinistiche ed adattamento, conoscenza delle tecniche nei superamenti dei passaggi e della progressione nell’ uso dei materiali ai fini della sicurezza propria dei compagni e degli alpinisti in parete. 3) Il riferimento alla corda tesa è consigliabile, in quanto la traccia esistente sulla cengia a volta è interessata da sassi portati dalle piogge o scariche accidentali e che durante lo scivolamento della corda potrebbero far rotolare i sassi ed investire eventualmente le cordate sottostanti.

Mody Melillo

veröffentlicht von damian

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