Per parlare insieme l’ italiano

 

Corso d’italiano per Pakistani all’OEW

Tutto è nato dalla necessità di conoscere nuovi vocaboli e parole nel cercare una casa, un lavoro o qualsiasi cosa che si vive insieme con gli altri. Così conoscendo Shabbeir e avendo avuto altre esperienze in tale senso con Jabbar, pure lui Pakistano, oggi felicemente inserito nell’attività produttiva in Bressanone, mi sono dato da fare per organizzare un corso alla comunità Pakistana. Ho trovato la disponibilità di Annamaria, della casa dei Comboniani nelle persone di Patrick e Bruno per la disponibilità dell’aula, ho informato l’Assessore alla cultura Italiana, che ha interessato l’Ufficio Economato del Comune per la carta occorrente, nonché l’aiuto della Banca Popolare Alto Adige, per altri materiali didattici di consumo per la buona riuscita del corso. La fase iniziale nel propagandare il corso è stata eseguita tramite il negozio di generi alimentari misti di provenienza pakistana gestito da Kalid e suo fratello Iftikar.

Il corso del tutto gratuito, ha avuto inizio il 19 marzo 2003 e l’affluenza iniziale è stata di sei allievi, poi sedici ed infine ventitré. Le lezioni si sono susseguite fino al 27 giugno 2003 per un’ora e trenta, le stesse sono state animate con l’ausilio di un computer per quelli che non conoscevano l’uso né della lingua italiana e né tedesca, ma solo inglese per la maggior parte dei frequentanti. Il dialogo è stato del più semplice, l’interesse maggiore richiesto dai frequentatori del corso era di domandarsi cosa fa l’Amministrazione Pubblica per i Pakistani o Extracomunitari. A questo quesito ha risposto il nostro Vicesindaco Dario Stablum. Con parole dettate dal cuore come figlio di emigrante ha esortato ognuno a sentirsi sorretto nell’integrarsi nella comunità di Bressanone, pur conscio delle tante difficoltà nel reperire un casa per il ricongiungimento dei propri famigliari e di essere sempre disponibile a qualsiasi esigenza. Le lezioni si sono sempre più animate, tenuto conto dell’arricchimento dei vocaboli nuovi, che rimanevano impressi nella mente degli allievi. Da parte mia ed Annamaria in questo periodo abbiamo appreso l’alfabeto pakistano, conosciuto alcune parole ed i paesi di origine di ogni partecipante e la composizione delle proprie famiglie e il modo di vivere, in modo da creare delle frasi con dei nomi a loro noti e motivarli nelle risposte.

Come ospiti della casa dei Comboniani abbiamo partecipato al film di "Padre Luis", traendone dei vantaggi nel conoscere altra gente e modi di vivere. Nel contesto del corso è stato materializzata l’organizzazione per l’inaugurazione della casa a "Padre Luis Lindner", con l’installazione di un tendone e degli impianti elettrici occorrenti, con alcuni volontari pakistani e soci OEW.

Il termine del corso è stato un atto forzato, in quanto nessuno voleva che terminasse. Ma poi ho chiarito che c’è bisogno di una pausa, per mettere a frutto quello che è stato insegnato senza l’aiuto né mio e né di Annamaria. Ed è così con una cena tutta pakistana abbiamo chiuso questa prima esperienza, che posso dire positiva ascoltando le argomentazioni di alcuni allievi, ma soprattutto perché nessuno di loro in passato aveva partecipato ad un corso d’italiano, con la possibilità di ricorrere al tedesco e all’inglese e all’ausilio del computer. Al termine ho spronato i partecipanti al corso nel continuare tenendosi in esercizio con la lettura di un quotidiano e ringraziando Annamaria, per il suo tempo libero messo a disposizione, Bruno e Patrick della casa e gli invitati intervenuti. Infine Bruno, ha voluto rimarcare la costanza dell’affluenza al Corso e l’attenzione prestata nell’usufruire dei beni dei servizi messi a disposizione. Con l’occasione ha lanciato un messaggio di solidarietà come è il fine dei Comboniani, quello di mettere a disposizione delle comunità extracomunitari, alcuni locali ricreativi per ritrovarsi e conoscersi meglio.

Modestino Melillo

veröffentlicht von ala